08/11/2015 |
A sessant’anni dalla nascita del CFB – in ricordo del Sig. Nino Romano
“Sig. Romano, cosa ne pensa se scriviamo un pezzo sui cinquant’anni del CFB?”. Dai suoi occhi sprizza una illuminata e piacevole sorpresa, anche se la bocca esprime solo un accenno di sorriso. Un cenno di approvazione della proposta, giusto qualche parola per dire “Mi piacerebbe moltissimo; sentiamoci tra qualche giorno per raccogliere le idee”.
Non passano tre giorni e arriva la telefonata: “Buonasera, io avrei preparato degli appunti sulla storia del CFB; quando vuole ci vediamo.” E’ il 2007, detto e fatto.
I suoi appunti erano stesi con la sua calligrafia arrotondata, nota dai tempi in cui redigeva i bilanci del CFB: scritti su fogli recuperati (non buttava mai la carta se era riutilizzabile), con numerose correzioni, apportate evidentemente in seconda lettura, a significare una attenta verifica. Li leggeva ad alta voce, apportando ulteriori modifiche in corso di riesame. E anche alla fine, prima di pubblicare il risultato finale, aveva dato le sue ultime indicazioni e suggerimenti.
Le sue parole erano scritte con il cuore di chi aveva dedicato un pezzo di sè stesso negli anni della fondazione del Club ed in quelli fantastici della costruzione del plastico Cidneo. Particolare attenzione era dedicata agli amici che avevano partecipato all’impresa, molti dei quali ormai purtroppo scomparsi. Nel controluce delle sue sintetiche note si scorgeva un affettuoso tratteggio della personalità dei tanti soci che hanno contribuito alla vita dell’associazione. Anche la firma dell’autore dell’articolo (l’attuale scrivente), è nata da un piacevole scambio di battute: non si voleva renderne noto il nome, e lui ne trovò simpaticamente l’anagramma.
Per decenni è stato il “segretario” a tutto tondo del CFB: figura non prevista dallo Statuto, ma che realmente incarnava nel senso più stretto del termine. Organizzava gite e visite sociali, teneva i contatti con l’amministrazione comunale, attento ed accorto nel verificare e controllare i conti; ben volentieri affidava ai giovani la gestione ed il coordinamento dei manovratori domenicali del plastico. Trasferiva sempre entusiasmo a tutti coloro che si recavano in negozio, affascinati dalle attività del Club. Era un rivedere l’entusiasmo che aveva vissuto e toccato con mano durante gli anni della costruzione.
Senza nulla togliere agli altri soci che hanno partecipato alla realizzazione del plastico Cidneo, ne è stato indubbiamente il più importante artefice, se non altro per la continuità con cui ha sempre proseguito nel suo assiduo compito. Ed era, oltre che entusiasta di ciò che aveva vissuto direttamente, convinto che il plastico Cidneo sarebbe sempre rimasto un punto cruciale di interesse per i visitatori del Castello, come è puntualmente avvenuto e continua a succedere.
Nel CFB ci sentiamo onorati di aver lavorato con lui in questi anni per mantenere vivo e funzionante questo “antico giocattolo”, che nel tempo è stato rinnovato adottando tecniche moderne, senza però dimenticare l’entusiasmo, la passione e lo spirito di comunione che ha animato l’attività dei suoi primi costruttori. Passione che, dopo qualche esitazione iniziale, il Sig. Romano aveva manifestato anche quando è nato il plastico modulare della linea Brescia-Iseo-Edolo: era evidente la sua soddisfazione nel vedere ancora gruppi di soci che si raccoglievano attorno a nuove idee per mantenere vivo lo spirito del CFB.
E anche se ormai Nino non è più con noi, siamo convinti che ad ogni ricorrenza del Club lui ci sorriderà dal cielo, vedendo ancora una volta un gruppo di amici e appassionati che tramanda alle nuove generazioni lo spirito iniziale del CFB.
Vito Serrandos